venerdì 12 luglio 2013

Ftse-Mib


Il rimbalzo partito a fine giugno e’ stato prontamente segnalato dagli oscillatori, ma i prezzi non hanno esaudito le attese. Ci troviamo ancora sotto la rialzista rossa tirata dal minimo del luglio 2012, che ora funge da resistenza.
Il MACD (in basso) inizia ad appiattirsi, mentre lo Stocastico per ora mantiene una buona angolazione.
La MM blu (veloce) sta agendo da resistenza, tanto che fino ad ora i prezzi non sono stati capaci di effettuare una chiusura al disopra di essa.
La mancanza di forza propulsiva fa temere che ci troviamo all’interno di una correzione del ribasso maggio-giugno. Speriamo che i fatti smentiscano tale eventualità.

 

lunedì 26 maggio 2008

S&P/Mib (future): vediamo cosa ci riserva Elliott


Ho visitato molti siti e blog finanziari e molti di essi si sbilanciano in ipotesi alquanto pessimistiche a causa di una correzione accentuata dallo stacco dei dividendi di lunedì 19. Concordo col fatto che la risalita di queste settimane sia una reazione al trend ribassista di lungo periodo, tuttavia non sarei così precipitoso: una regola da considerare dice che il mercato solitamente fa il contrario di quello che tutti pensano.
Ho già espresso il mio pensiero riguardo allo stacco, per questo torno ad esaminare il future dell’ S&P/Mib secondo quello che mi pare un conteggio plausibile delle onde di Elliott.
La risalita dei prezzi dal minimo del 20 marzo, onda (3), e’ assimilabile ad un impulso a cinque onde terminante in A. Da quel punto mi sarei atteso una correzione inferiore al minimo precedente segnato come sotto-onda iv; invece si e’ proseguito ininterrottamente fino al punto marcato con C, che per ora rappresenta anche il top del movimento. Mi sono allora trovato costretto a segnare come B la prima correzione disponibile.
Che C, e quindi onda (4), sia terminata e’ ancora da dimostrare in quanto i minimi sono ancora tutti al disopra delle trendlines tirate dalla sotto-onda iv o dalla B.
Una soluzione potrebbe essere quella di spostare sul punto iv la B e la A sul iii, così da avere nella C un triangolo esteso, ma allora l’impulso A di cui sopra andrebbe a farsi benedire. Un’altra possibilità sarebbe quella di considerare come sotto-onda v l’intera sequenza da iv a C (expanded triangle), ma così tutto il rimbalzo sarebbe solo una A, e la sequenza B-C scomparirebbe.
Come si vede e’ tutt’altro che semplice ricomporre il puzzle, pertanto rimanderei le decisioni alla conferma del breakout dell’ultimo minimo di 32520, attualmente il solo elemento tecnico chiarificatore. Personalmente nutro seri dubbi che la reazione iniziata a marzo sia esaurita (o che si esaurirà con la prossima correzione), perciò non escluderei che la dibattuta onda (4) sia in realtà solo la prima parte del movimento di reazione, e cioè A (anche perché spesso tali onde sono piatte). La (5) pertanto potrebbe farsi attendere ancora per un altro po’ di tempo.

venerdì 23 maggio 2008

S&P/Mib (future): riepilogo settimanale


In conformità di quanto anticipato martedì, procediamo la consueta analisi sul future dell’ S&P/Mib, molto più preciso del suo gemello S&P/Mib, momentaneamente in via d’assestamento a seguito dello stacco dei dividendi.
L’ottava si chiude in calo del –1,83% (-4,40% sull’ S&P/Mib).
Come si evince dalla grafica, il movimento della settimana appena trascorsa rientrerebbe nella struttura di una normale correzione, anche se l’evento verificatosi in prossimità di un’importante resistenza va valutato con particolare attenzione. D’altro canto, il nostro vecchio S&P/Mib ha dato un segnale negativo sia sul breve che sul medio periodo. Noi però, per i motivi già spiegati, ci riferiremo per un breve periodo al suo future, che resta ancora neutrale in entrambi i periodi (ad onor del vero, il Sistema Esperto ha mostrato un segnale di vendita per il medio periodo, volutamente ignorato perché non e’ stato ancora violato il supporto di 32520 (rosso), che appunto farebbe scattare un serio allarme). Anche la MM di breve e’ stata tagliata venerdì in chiusura, ma il trend appare ancora incerto, come avallato dall’ MACD che continua ad oscillare in territorio positivo, senza per ora mostrare di privilegiare alcuna particolare direzione. L’oscillatore si e’ portato sotto la sua trigger line (MM) già dal 9 maggio scorso, senza peraltro destare preoccupazioni, tant’e’ che il future si e’ poi prodotto nell’ennesimo allungo verso i 34000 pt.
Situazioni del genere, in cui e’ palese l’indebolimento delle forze compratrici, inviterebbero all’uscita dalle posizioni in attesa di conferme ribassiste. In ogni modo non sarei così precipitoso, quantunque ciò che ritengo probabile accada per il medio-lungo periodo lo abbia già esternato da tempo. L’onda in corso sta svelando poco a poco la sua natura, ma finché questo non sarà palese, dovremo rassegnarci a subire improvvisi e rapidi capovolgimenti di fronte, con le conseguenze che ne deriverebbero. Non celebriamo i funerali prima che il malato sia deceduto: i mercati da sempre riservano sorprese, ed in attesa di nuove conferme manterrei un atteggiamento prudente.

mercoledì 21 maggio 2008

I ribassisti la spuntano nella seduta di martedì


Giornata no per il nostro S&P/Mib che lascia sul terreno il –1,59%. La situazione vista a seguito degli stacchi di ieri pare pesante, infatti importanti indicatori quali le medie mobili e l’ MACD subiscono il trauma dettato dal movimento negativo dei prezzi.
Il grafico proposto e’ quello normale, non epurato; faccio così seguito al suggerimento di un lettore a non rettificare l’indice lasciando il gap causato dagli stacchi.
Vorrei precisare che la mia non voleva essere una stramberia, infatti come appare evidente dal Trading System a sinistra della pagina, la situazione resta invariata perché si e tenuto conto del future, che ieri ha chiuso in territorio positivo.
Una situazione non dissimile si verificò esattamente un anno fa a seguito dello stacco del 21 maggio 2007: il giorno precedente i prezzi avevano registrato il massimo dell’intera salita di questi anni.
Mi chiedo come debba comportarsi l’analista che studiando un indice vede un segnale difforme da quello del suo future. Quale dei due dice il vero? Ovviamente il future. Ma allora a che ci serve l’indice?
Come potete vedere, cari lettori, a volte ci si può perdere in dibattiti di scarsa utilità senza giungere al nocciolo della situazione. Ma il lettore ha ragione, gli indici in genere non vengono rettificati dagli stacchi, tuttavia per favore consentitemi di non essere d’accordo. Io guardo alla sostanza, non alla forma. Quando scrivo un commento cosa faccio? Indico ribasso per l’indice e rialzo per il suo future?
Tra qualche tempo, comunque i prezzi oscillino, il tutto rientrerà nella normalità, aldilà di rettifiche o no; il problema si pone ora, anche se solo per un breve periodo di tempo, ma si dovrà tenerne conto.
La situazione può essere risolta diplomaticamente, affermando che il segnale scaturito oggi, per quanto concerne il future e’ negativo in quanto in prossimità di una forte resistenza (anche se i sistemi restano positivi); e ugualmente negativo per ciò che concerne l’indice in quanto le quotazioni non sono state in grado di recuperare lo stacco di lunedì, confermando la rottura del supporto di 33405. Ma questo e’ dire tutto e il contrario di tutto. Dalla prossima volta, fino a che indice e future si riallineino, mi occuperò dell’ S&P/Mib future. Ovviamente il Sistema Esperto farà riferimento al future, come ora.

martedì 20 maggio 2008

A proposito di dividendi…


Come ben sapete, ieri e’ stata una giornata contrassegnata dallo stacco delle cedole dei dividendi, che ha pesato sull’indice attorno al 3%. Nell’immagine ho riportato i grafici dell’ S&P/Mib normale (rosso) e quello epurato dallo stacco (rettificato) di colore nero. La scala dei prezzi rossa, a sinistra, si riferisce ovviamente al grafico rosso e mostra il suo valore più alto a 45500, mentre quello nero a 43500 pt.
Le due rette verticali blu indicano lo stacco di quest’anno e dello scorso anno, in cui e’ visibile lo scostamento del grafico rettificato rispetto a quello normale (rosso).
Le due trendlines mostrano una diversa angolazione, ma e’ solo un effetto ottico, in quanto hanno lo stesso valore nei punti di intersezione con la verticale del giorno precedente l’ultimo stacco (la trend rossa va calcolata con la scala rossa).
Quello che e’ diverso e’ il momento attuale, che vede il grafico rosso abbastanza distante dalla resistenza di 34600 (rossa), mentre quello nero a ridosso della stessa, ma che passa a 33650, che poi e’ il valore di chiusura di entrambi i grafici. Se oggi, martedì, l’indice incrementasse il valore poniamo dell’ 1%, avremmo in un caso un chiaro segnale di acquisto, mentre nell’altro, quello rosso, un nulla di fatto. Qui si pone il dilemma: a chi dar retta? Quale dei due grafici può considerarsi affidabile? Istintivamente opterei per quello rettificato, ma gli operatori quale terranno in considerazione? Ho dato un’occhiata al future dell’indice, che ieri e’ salito del +0,60%. La risposta e’ lì: vale quello nero e la fascia di resistenze e’ tra 33650 e 33900. Purtroppo l’inefficienza dei fornitori di dati, assieme all’incapacità e la mancanza di trasparenza degli organi deputati alla borsa, ci costringono a fare un sacco di conti che sarebbero di loro spettanza. E’ inconcepibile che nell’era del computer organi competenti e strapagati non facciano quello che un qualsiasi individuo, come il sottoscritto, fa nel giro di cinque minuti.