mercoledì 30 aprile 2008

S&P/Mib: la breve correzione dà vita a un nuovo Ross hook


Il breve arretramento di martedì ha contribuito a creare sull’ S&P/Mib un nuovo Rh, che ora rappresenta lo scoglio da superare per la continuazione del rimbalzo in corso. Sostanzialmente l’ Rh non e’ altro che una resistenza, che si differenzia dalle altre perché annuncia l’avvento di un nuovo trend una volta superata, almeno secondo quanto afferma Ross. Secondo questo trader, infatti, operare nella direzione della tendenza aumenta significativamente le probabilità di successo, cosa del tutto condivisibile.
34185 diventa così l’ostacolo da abbattere prima di affrontare i successivi 34590 e 34930, resistenze statiche. Per ora il supporto da osservare e’ a 32945, ma una volta superato l’ Rh gli stops saliranno, in rispetto al sistema di Ross che vuole una sequenza, in questo caso, di minimi e massimi ascendenti.
I principali oscillatori restano positivi, pur non ostentando eccessivo vigore. Anche il Sistema Esperto pare in sintonia con il momento attuale. Qualche dubbio sul medio periodo, ancora neutro ma leggermente tendente al positivo. La settimana non dovrebbe riservare particolari sorprese, salvo l’uscita di dati macro-economici inaspettati. Rimandiamo pertanto l’analisi alla prossima ottava, che dovrebbe indicarci le intenzioni degli operatori. Mantenere.

martedì 29 aprile 2008

Errata corrige


Nello scorso articolo parlando di un segnale d’acquisto scaturito dal breakout di un Ross hook, mi e’ stato prontamente fatto notare un errore, di cui mi scuso, commesso nella lettura delle barre, che invalidano quindi l’argomentazione. Nel rettangolo riprodotto e’ presente una congestione, all’interno della quale vi e’ una barra outside (vedi freccia) che smentisce quanto da me affermato in quell’articolo. A volte la pratica e il colpo d’occhio vanno a cozzare con quelle che sono le tesi altrui, che però sono costruite su solide basi e non possono essere sottovalutate.
Il buy lanciato in quel report, era attribuito ad una sequenza erratica, ma in realtà il vero segnale era stato da me annunciato molto prima, esattamente il primo di aprile nell’articolo “Pesce d’aprile? Non credo”. Attualmente siamo 2300 pt. al disopra.
Il nuovo conteggio parte da un’area di trading range, e la conferma C sta per dar vita ad un Rh che rappresenterebbe il punto di entrata nel mercato.
Le tecniche di trading altrui a volte sono lente e farraginose, per regole ed eccezioni che contengono, tuttavia sono di estrema importanza per trarne utili insegnamenti. Saper leggere quello che questi traders vogliono realmente comunicarci non e’ tanto semplice (i segreti li tengono per sé); sta a noi captare il meglio dei loro intendimenti e creare la nostra personale organizzazione di base.

sabato 26 aprile 2008

L’ S&P/Mib supera il Ross hook. Ora e’ buy!


Dopo la comparsa dell’atteso Ross hook, i prezzi dell’ S&P/Mib erano subito retrocessi sentendo il contatto della MM a 3 mesi, provando nella giornata di mercoledì a violare addirittura quella a 1 mese. Superata la prova positivamente, si e’ prodotta l’accelerazione che ha spinto le quotazioni a rompere la resistenza di 33952 pt. (Ross hook), portando il progresso della settimana ad un +0,39%.
Scatta pertanto un segnale d’acquisto coerentemente al sistema ideato da J. Ross discusso la volta scorsa, che guarda caso corrisponde ai punti di transito delle MM di breve e medio periodo. L’obbiettivo si pone attorno a 35200; tuttavia i prezzi potrebbero effettuare un veloce rally a chiudere il gap di gennaio a 35704. Questo per il breve periodo.
Per ciò che concerne la situazione di medio, la tendenza resta neutrale, quindi suscettibile di repentini mutamenti di direzione, che però potrebbero essere ben supportati dall’una o l’altra media mobile, e perciò normali pullback.
Il lungo termine resta invece negativo, e rimarrà tale fino al superamento di quota 37000.
Il modello di medio periodo in formazione e’ assimilabile a una “coppa con manico”, nome folcloristico per indicare una stretta congestione a ridosso di un’importante resistenza. Il segnale apparso oggi e’ di buon auspicio, e ad esso dovrebbe far seguito un’accelerazione verso l’obbiettivo già descritto più sopra.
Alziamo lo stop a 32945.

martedì 22 aprile 2008

Buy the “Ross hook”


La recente struttura assunta dai prezzi evidenzia un pattern (figura) rialzista noto come 1-2-3 low, la cui numerazione pone in risalto i punti chiave di inizio di un nuovo trend. Il punto 3, correzione del movimento, deve essere compreso fra un terzo e due terzi del punto 2, e funge anche da supporto all’azione dei prezzi. Il superamento del punto 2 e’ la conferma del pattern. Da questo momento, la correzione stabilirà un massimo relativo che verrà nominato Ross hook, dal nome del celebre trader americano J. Ross, puntualmente avvenuta oggi.
Ross afferma che il Ross hook sarà tale, e quindi valido, solo in presenza di una tendenza definita, e quindi la sequenza rappresentata dal 1-2-3 low costituisce l’elemento indispensabile per catturare un’eventuale inversione di tendenza sin dal suo primo affermarsi. Tutti i minimi e massimi che correranno nella stessa direzione saranno altrettanti Rh, e il trader americano suggerisce di incrementare posizioni alla rottura di ogni Rh. I vari supporti che si stabiliscono durante il movimento ascendente sono assimilabili ai così detti trailing stops (stop a salire), e la loro rottura determina l’uscita dal trade.
La metodologia e’ interessante perché consente l’ingresso in un mercato anche durante una fase di trend preesistente: e’ sufficiente entrare al superamento del primo Rh disponibile.
Da rilevare che Ross consiglia di attendere la comparsa del primo Rh prima di acquistare, senza anticipare il mercato alla rottura del punto 2.
In verità l’ Rh si presenta anche a seguito del break di una congestione, ma di questo se ne discuterà al momento opportuno.
Il superamento di 33952 (Rh) nell’ S&P/Mib confermerebbe la validità del nuovo trend in formazione. Il sistema di Ross si fonda su basi solide e analisi lungamente testate, ma se si e’ in presenza di un movimento secondario la salita si risolverà ad un semplice rimbalzo tecnico. Ciò non toglie nulla alla validità del suo impianto.

Erg ed Eni: due titoli a confronto


Ho pensato di sovrapporre i grafici di Erg (nero) e di Eni (rosso) per mostrare il diverso grado di appetibilità di due titoli dello stesso settore. Ad ognuno e’ stata applicata una MM a 3 mesi dello stesso colore del grafico. Sono anche stati evidenziati i punti di minimo e di massimo più significativi, per mostrare il diverso grado di apprezzamento e di sofferenza accusati dai due titoli nel periodo che va dal 2003 ad oggi.
La differenza sostanziale sta nel fatto che Erg raggiunge il top nell’aprile 2006, mentre Eni lo fa nel luglio dell’anno dopo. In tre anni e mezzo Erg mette a segno un +700%, Eni un +133% un anno più tardi. Il declino per Erg ha condotto il titolo dal top di 24 euro a 10, con una perdita del –58%; Eni dal top di 28 euro si e’ riportata a 20, con una perdita del –28%.
La domanda che ci si pone e’ come sapere in anticipo quale dei due titoli sarebbe stato più conveniente? Ebbene, tale risposta ce la danno le medie mobili. Infatti, nel caso di Erg la MM a 3 mesi si adatta molto bene al trend sia quando esso e’ positivo, sia quando e’ negativo. Eni infatti, ha un andamento più spigoloso, caratterizzato da correzioni un po’ più profonde, che la portano a tagliare più volte la MM a 3 mesi, dando oltretutto diversi falsi segnali di breve periodo.
Entrambi i titoli hanno dato di recente un segnale di acquisto. Forse si tratterà solo di un rimbalzo, tuttavia il settore di appartenenza potrebbe spingere i prezzi più in alto: molto dipenderà dall’andamento del petrolio, che continua ad apprezzarsi di volta in volta.
Erg attualmente sta combattendo con la propria MM a 1 anno, che da tre settimane ne ostacola la risalita. Eni e’ nella stessa situazione di Erg.
Il superamento di 14,75 per Erg rilancerebbe il titolo. Supporto: 13,75.
Eni, diversamente, ha già superato un’importante resistenza statica e la MM a 1 anno non dovrebbe rappresentare un problema. Supporto: 22,75.

domenica 20 aprile 2008

Piazza Affari rompe gli indugi e chiude la settimana in positivo


Ennesima lezione della borsa a chi crede di aver capito dove andranno a parare i prezzi, che vede l’ S&P/Mib chiudere l’ottava in progresso del +2,12%.
Ora la situazione si presenta rafforzata, infatti la seduta di venerdì conferma la positività del breve periodo, e in più mette un’ipoteca anche sul medio. A questo proposito occorre fare una distinzione proprio per ciò che riguarda il medio periodo.
Normalmente un segnale di acquisto che appare su un sistema e’ tanto più efficace quanto più e’ confermato da un segnale analogo che compaia sul ciclo superiore. Tuttavia nel coglierlo non bisogna trascurare la tendenza di fondo del ciclo ancora più lungo, che si farà sicuramente sentire. Ecco perché il TS guarda con sospetto questa fase - almeno quella riferita al medio periodo – distinguendo tra i due momenti: breve al rialzo, e medio neutrale.
Una cosa e’ certa però: il trader di breve, che era tornato short in prossimità della resistenza, ha dovuto chiudere l’operazione favorendo con le sue ricoperture ulteriori incrementi di prezzo. Ora l’obbiettivo si pone attorno a 35300 pt.
Fallisce così il modello ribassista descritto di recente, che anzi si trasforma in uno stop & reverse di pari efficacia. Anche l’ RSI concorda con questa tesi, rimbalzando sulla propria MM e tentando di uscire dal lato negativo del proprio campo d’oscillazione. Ancora una volta il segnale indicato lo scorso 27 marzo, in concomitanza con la divergenza positiva dell’oscillatore, mostra l’efficacia delle teorie di base dell’analisi tecnica dei grafici.
Supporto 32565.

giovedì 17 aprile 2008

Toh, rispuntano i compratori!


Sulla scia di dati macro uno peggiore dell’altro - petrolio tocca i $115 al barile; condizioni economiche indebolite e consumi che rallentano soprattutto per gli acquisti e le vendite auto; indebolito anche il mercato del lavoro; bolletta sugli alimentari alle stelle; - i mercati iniziano un rally sui dati positivi di Intel e JP Morgan Chase, tanto che l’ S&P500 migliora del +2,27%. E noi dietro come cagnolini.
La seduta odierna e’ stata caratterizzata da un buon rimbalzo (+1,59%). Il TS riportato sul grafico per ora si mantiene neutrale, tuttavia il pullback iniziato potrebbe generare nuovamente un segnale di acquisto, che verrebbe confermato al disopra di 33820, zona di transito della MM a 3 mesi.
Il trader di breve periodo (short) ora si trova in difficoltà, poiché vede i prezzi corrergli incontro e il superamento del livello appena citato farebbe scattare una serie di stop orders (enter long), posti dai trader di medio periodo, provocando ulteriori accelerazioni. Quindi, una situazione non facile da gestire. D’altro canto i ribassisti incalliti potrebbero piazzare ulteriori vendite proprio sulla resistenza, comportamento abbastanza coerente e in linea con le tendenze di grado superiore.
In ultimo, bisogna aggiungere che per il minimo di 32565, registrato ieri, passa la MM a 1 mese, che ha provvisoriamente sorretto le quotazioni. Una dura lotta fra due cicli che però non durerà a lungo.Resta solo da vedere il comportamento dei prezzi nell’affrontare l’uno o l’altro dei due livelli. Chi fosse rimasto alla finestra dovrà pazientare ancora.
Leggi anche gli “Eventi macro-economici” nella sezione “Links utili”.

martedì 15 aprile 2008

S&P/MIB: la spuntano i venditori


Già in apertura, avvenuta in gap-down, il mercato aveva mostrato il suo dissenso a seguito della cattiva chiusura di Wall Street in finire di settimana. Le quotazioni hanno tentato per ben due volte di recuperare il terreno perduto, ma alla fine il tutto si può assimilare ad una normale chiusura del gap di apertura.
L’ Expert di breve, coerentemente al pattern ribassista accennato venerdì, mostra la sua prima barra nera indicante neutralità, o quanto meno la chiusura di eventuali acquisti dell’ultima ora. Si riaffaccia così lo spauracchio ribassista.
Dal punto di vista dell’etichettatura delle onde di Elliott possiamo osservare il completamento dell’onda (3) o (C), e quindi lo stop di onda (4) o (1) a contatto della MM a 3 mesi; a tale proposito la progressione dell’onda (4) potrebbe non essere terminata, e l’attuale discesa rappresentare solo un movimento minore. Il tempo ci chiarirà la situazione.
Ma questo fa parte delle teorie, a noi interessa quello che l’analisi ed i TS ci suggeriscono. E allora abbiamo:
- a) Trend di breve = neutrale
- b) Trend di medio = ribasso
- c) Trend di lungo = ribasso
Netta prevalenza della negatività quindi, e occorrerà tenerlo presente nelle future scelte per i nostri investimenti.

lunedì 14 aprile 2008

Dove arriverà Finmeccanica?


Finmeccanica, assieme ad altre quattro o cinque bluechips pare poter procedere in contro-tendenza rispetto al proprio indice.
Dal minimo dell’autunno 2002 in cui il titolo quotava circa 8,50 euro, si e’ verificato un forte allungo fino al top di 24, da cui e’ iniziata una correzione di medio periodo che ha condotto i prezzi al test di 18 euro. I rimbalzi scaturiti da quell’area hanno incontrato una resistenza attorno ai 22 euro, che si e’ fatta sentire anche in questa settimana. Il ritracciamento di questi mesi e’ coerente al primo livello di Fibonacci (-38,2% dell’onda), e potrebbe non essere ancora terminato.
Nella rappresentazione dello schema delle onde di Elliott, Finmeccanica pare aver esaurito l’estensione dell’onda III, e se il conteggio e’ corretto tra qualche tempo comparirà anche la quinta ed ultima onda V.
L’ MACD si e’ riportato sopra lo zero e questo e’ confortante, tuttavia porrei attenzione al livello di 20 euro, che se cedesse condurrebbe nuovamente al test dei 18, vanificando lo sforzo dell’ MACD.
Per il breve periodo, la seduta di venerdì (-1,63%) ha intaccato il momento favorevole attraversato dal titolo che potrebbe scendere anche a 20.95, minimo precedente. L’appiattimento attuale delle MM più importanti conferma la scarsa forza di Finmeccanica, che potrebbe continuare ad altalenare fra 18 e 24. L’oscillazione attuale marcata come onda IV dissuade dal prendere iniziative se non in prossimità di livelli chiave quali 18 e 24, che delimitano il campo di oscillazione. Infatti, questo e’ uno dei pochi casi in cui l’ Expert potrebbe fallire il segnale positivo comparso il 7 marzo, tanto e’ che i prezzi stazionano ancora attorno a 21, proprio come allora. Maggiori delucidazioni non ci provengono neppure da un’analisi di più lungo periodo.

domenica 13 aprile 2008

La settimana dell’ S&P/MIB


Chiusura settimanale in leggero calo per l’ S&P/Mib (-0,50%), che non riesce a superare la MM a 3 mesi (intermedia). E’ stata sufficiente la sola seduta di venerdì per mettere in discussione i progressi dell’intera ottava.
Lo scenario favorevole, incoraggiato dal rimbalzo di fine seduta di giovedì, si e’ logorato proprio il giorno successivo, che ha smentito i buoni propositi degli operatori, oltre alle speranze del trader di breve. A questo proposito direi che il segnale di fine settimana e’ ancora da confermare, cosa che vedremo probabilmente già da lunedì prossimo.
La trend di breve periodo che supportava il rimbalzo e’ stata bucata, e questo statisticamente e’ di malauspicio. La breve congestione dei prezzi a ridosso della MM a 3 mesi, evidenziata nel cerchietto, descrive un pattern (modello) che in specifiche situazioni (contatto con una MM, contatto con una resistenza, contatto col bordo superiore di un canale, ecc.) si trasforma in una topping formation (punto di inversione), la cui conferma definitiva e’ data dalla rottura del minimo dell’ultima barra, che di per sé costituisce già un sell-point (segnale di vendita).
Il Sistema Esperto applicato ai prezzi evidenzia spesso queste fasi, che nel nostro caso appaiono già in buy-mode (segnale verde di acquisto). Il Sistema evidenzia un incremento della volontà rialzista, ma non può determinare quanto a lungo durerà la fase. Ebbene, la conferma di cui sopra – e quindi l’errore dell’Expert – altri non sono che il pattern appena descritto: il falso segnale si trasforma in uno stop & reverse di notevole efficacia nell’oltre 80% dei casi. Tale situazione si manifesta anche in presenza di divergenze fra indicatori e prezzi.
Nel nostro caso, il perdurare della negatività nel medio e nel lungo periodo (vedi nastro arancio in basso) rappresentano un ulteriore elemento di perplessità riguardo alla bontà del rimbalzo cui abbiamo assistito. Non a caso nell’articolo del primo aprile parlavo di un rally “…con target price sui 34000 pt. resistenza e territorio di transito della MM a 3 mesi.” (33823 toccati, mentre la MM si e’ spinta fino a 33845), e aggiungevo che “…solo il suo superamento (della media mobile) potrebbe farci rientrare in un periodo di maggiore tranquillità.” Quello che avverrà nei prossimi giorni non e’ dato sapere, tuttavia terrei d’occhio gli sviluppi onde costatare la validità del pattern di cui sopra. Un’eventuale nuova discesa vedrebbe prevalere ancora una volta il buon senso dell’investitore di medio periodo rispetto a quello di breve, costretto dalla sua strategia ad inseguire i continui mutamenti di direzione. Ovviamente non mi riferisco alle persone fisiche, bensì ai sistemi operativi automatici.

venerdì 11 aprile 2008

Terna verso nuovi massimi?


La permanenza al disopra della MM a 1 anno e la rottura al rialzo della precedente barra settimanale confermano la positività di Terna nel medio-lungo periodo. L’ MACD avalla tale possibilità rimbalzando con precisione dalla linea dello zero, assegnando al livello di 2,60 un importante supporto.
La situazione vede il Trading System neutrale sul breve periodo, mentre passa a rialzista sia nel medio che nel lungo.Il titolo e’ stato collocato in borsa nell’estate del 2004 e da allora si e’ sempre ben comportato, passando da 1,60 euro ad un massimo di 3,00. Attualmente quota 2.78, e sembrerebbe avere buone possibilità di rivedere i recenti massimi.
Anche le MM più veloci, a 3 e 6 mesi sono ben impostate ed entrambe transitano al disopra di quella ad 1 anno. Unico neo la divergenza negativa fra il grafico e l’ MACD, che però pare aver reagito sul proprio supporto.

giovedì 10 aprile 2008

L’ Expert e’ positivo su Tenaris


Il superamento di quota 2 euro, avvenuta a metà del 2002 ha proiettato il titolo a testare i 20 (+900%), livello da cui e’ stato più volte respinto nei successivi tentativi. L’area attorno ai 12 euro ha comunque bloccato la correzione di Tenaris, che ora sta risalendo per riportarsi nuovamente verso i massimi livelli, o almeno ci proverà. La forte MM a 1 anno che ha sostenuto il titolo fin quasi tutto il 2007 e’ stata bucata con decisione, ed ora si sta appiattendo ad annunciare l’avvento di una fase laterale abbastanza ampia che vede come campo di oscillazione una fascia che va dai 12 ai 20 euro. Il trading system applicato ai prezzi ha finora reagito abbastanza bene, ed ora ci troviamo nella situazione che tutti e tre i sistemi di breve, medio, lungo periodo sono orientati al rialzo. Tuttavia il protrarsi del movimento laterale agirebbe meno puntualmente sull’ Expert, essendo costruito per portafogli di medio-lungo periodo. In questi casi per trarre il massimo del profitto e’ importante mutare strategia, tenendo d’occhio l’ MACD, operando in prossimità dei supporti e delle resistenze, fino a quando tali livelli vengano definitivamente abbandonati. L’ MACD aveva già anticipato il 29 febbraio la reazione del titolo dal supporto e i fatti gli hanno dato ragione. L’obbiettivo del rimbalzo si pone fra i 18,50 e i 19,50 euro. Sarà importante perciò monitorare il livello di 15.75, zona di transito della MM a 1 anno, che in caso di cedimento condurrebbe al test di 14,25.

martedì 8 aprile 2008

Può durare il rimbalzo di Italmobiliare?


Il grafico a barre settimanale illustra il movimento dei prezzi di Italmobiliare a partire dal ’96, quando quotava 9,50 euro (ovviamente rettificati). La forte impennata dei prezzi lo portava in poco più di un anno e mezzo a toccare i 40, da cui correggeva fortemente fino a riportarsi sui 17. Da lì, iniziava una lenta risalita, culminata con un’ultima impennata delle quotazioni che spingevano il titolo a registrare i 109 euro. Il resto e’ storia: le quotazioni sono letteralmente crollate fino a toccare i 49.
Questi momenti importanti sono stati da me etichettati con le cifre I-II-III-IV, che mostrano le rispettive onde secondo la dottrina di Elliott. Quello che ci interessa sapere e’ se la correzione (onda IV) sia terminata, oppure se dopo il rimbalzo di natura tecnica si assisterà a nuove discese.
Ebbene, se la numerazione si rivelasse corretta, allora con modalità tutte da vedere si salirebbe quasi certamente, poiché l’onda IV avrebbe già toccato un minimo associabile ad un importante livello di Fibonacci.Tuttavia proprio l’onda IV sembra avere le caratteristiche di un impulso (a cinque onde) e non di una correzione (a tre). Perciò detta onda potrebbe essere benissimo una A, e il rimbalzo in atto una B.
Se fosse così, allora la lettura del movimento nel suo insieme vedrebbe l’onda I nel punto in cui e’ stata posta la (I), e di conseguenza la I diverrebbe una III, e la III una V.
Dal punto di vista operativo ciò non cambia granché le cose, in quanto anche nell’eventualità di trovarci in una B l’obbiettivo potrebbe spingersi fino agli 86 euro. Il Trading System applicato al grafico dei prezzi mostra la sua valentia nel cogliere i momenti topici del titolo. La comparsa delle prime barre nere (attenuazione della pressione delle vendite) possono essere il preludio di ulteriori risalite.
Sarebbe interessante confrontare questi spunti con altri appassionati delle teorie elliottiane.

lunedì 7 aprile 2008

Dichiarazioni sulla macro-economia

“Le stime che pubblicheremo tra qualche giorno non stanno davvero migliorando e la maggior parte dei rischi al ribasso individuati sei mesi fa si sono materializzati” ha detto Strauss-Kahn ad una conferenza tenuta dal primo ministro britannico Gordon Brown. “Quindi questo vuol dire già che la previsione globale per l’economia globale è attorno al 3,7% per l’anno venturo, che è uno dei minimi degli ultimi due decenni” ha detto il capo del Fmi. (Reuter)
Una crescita mondiale al 3,7%, come stimato dal Fondo monetario internazionale, è una buona notizia. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici e monetari J. Almunia durante la giornata conclusiva dei ministri delle Finanze europei. (Reuter)
Il Fmi comunque prevede le stime di crescita dell’ Eurozona ad uno striminzito 1,3%.
(Il Sole 24 Ore)
“La Fed è uno dei principali responsabili di questa crisi, e ha tollerato la speculazione in campo immobiliare e non sta usando gli strumenti di cui è dotata fin dal periodo della Grande Depressione. Mi auguro che il Congresso riveda i poteri assegnati alla Fed, e la riporti al suo compito che è quello di mantenere la stabilità dei mercati finanziari”. Lo ha detto S. Roach, presidente della Morgan Stanley Asia. Bacchettata di Roach anche per la Bce preoccupata per l’inflazione e quindi poco lungimirante. (Il Sole 24 Ore)
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Questo il riassunto dei commenti sulla macro-economia. Pareri discordi e contrastanti, ossia ottimistici e pessimistici.
Ho letto un sottotitolo che parlava di peggior crisi dopo quella della Grande Depressione, ma poi nell’articolo l’argomento non era menzionato.
Ho sentito al telegiornale che le stime di crescita per quest’anno saranno inferiori al mezzo punto percentuale. Mi sembra che la preoccupazione dei politici, promesse elettorali a parte, stavolta sia da prendere sul serio.
Domanda: si può investire nel lungo periodo a fronte di tutte queste contraddizioni?.

domenica 6 aprile 2008

Trading Systems

Detti anche Expert Systems, sono costruiti per generare segnali di acquisto/vendita di strumenti finanziari quotati nel mercato. Sono da prendere sul serio?
Difficile rispondere a questa domanda in modo sintetico. Pero’ voglio usare questo post per rispondere ad un lettore del blog, che mi ha inviato in allegato per email due “suggerimenti” dettati da due diversi TS da lui acquistati. Entrambi fanno riferimento all’ S&P/MIB in data 4 aprile (clicca col destro le due immagini ed aprile in un’altra finestra).
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Il sistema del primo (MST) e’ al ribasso.
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Il sistema del secondo (HTS) e’ al rialzo.

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Ma come - ci si chiederebbe - con quello che mi sono costati dicono cose opposte?
In realta’ non e’ cosi’, infatti il primo e’ orientato maggiormente in un ottica di medio-lungo periodo, l’altro e’ impostato per un’analisi a breve.
In linea di massima sono contrario all’uso di un sistema che non mi chiarisce su quali basi e’ costruito, tuttavia la statistica dice che e’ di gran lunga preferibile l’uso di questi strumenti, piuttosto che il nostro fiuto. L’importante e’ fare delle simulazioni su database con storici molto lunghi e valutarne l’attendibilita’.
Una cosa pero’ va detta: nonostante la complessita’ degli algoritmi che danno vita a questi Esperts, l’occhio umano (dell’esperto) puo’ filtrare meglio segnali contraddittori o non limpidi, riducendo cosi’ il numero delle operazioni e degli errori. Purtroppo nell’usare sistemi automatici ci si deve affidare a loro completamente, poiche’ non ci e’ dato sapere in anticipo se i segnali generati saranno corretti oppure no. Ecco perche’ l’applicazione di una ferrea disciplina e’ alla base del successo nel trading.

sabato 5 aprile 2008


In apertura di settimana avevo rilevato che qualche novità era in vista sul nostro indice. Difatti l’ottava si chiude all’insegna del recupero, registrando un +5,21%. Non male.La trendline negativa e’ stata perforata con decisione ed ora le quotazioni si preparano ad affrontare la MM a 3 mesi, che e’ in via di appiattimento, e le resistenze statiche posizionate in area 34500.L’oscillatore concorda con la situazione attuale, segnalando il cambiamento dell’umore degli operatori, assumendo un’inclinazione più marcata, confermando così la divergenza positiva menzionata la volta scorsa. Tra breve andrà affrontata la linea dei 50 pt. equiparabile all’ostacolo offerto dalla MM a 3 mesi evidenziata nel grafico. Dire ora se questi primi ostacoli verranno superati sarebbe un tirare ad indovinare, tuttavia le modalità con cui si e’ affermato questo rimbalzo aprono spazi ad ipotesi ottimistiche, in quanto l’evento e’ collocabile nell’ottica del medio periodo. Soltanto la possibilità di un movimento laterale dei prezzi renderebbe poco produttiva la reazione in corso, in quanto la fase speculativa ribassista, scaricherebbe gli eccessi in modo orizzontale anziché verticale. Questo aspetto si manifesta spesso anche durante le fasi rialziste, solo che in quel caso e’ molto gradito all’investitore e quindi passa inosservato.Il contatto con l’obbiettivo, quantificabile sui 34000 ~ 34500 pt. potrebbe produrre un pullback in area 32000, che rappresenterebbe un’opportunità di acquisto per coloro che hanno diffidato del segnale giunto martedì.La fase descritta e’ riferita al breve periodo, mentre per il medio e lungo periodo la situazione resta ancora incerta, specie per quest’ultimo.A tale proposito i sistemi di medio e di lungo sono ancora orientati alla negatività, tuttavia per il medio potrebbe comparire già nella settimana a venire un segnale di attenuazione del grado di rischio, con gli indicatori che si posizionerebbero su aree intermedie.Abbiamo quindi questo quadro: breve al rialzo; medio neutrale; lungo al ribasso. La settimana entrante potrebbe non essere sufficiente a chiarire la situazione.

venerdì 4 aprile 2008

Conteggio

di Gori Capano
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… E’ quella che avevo etichettato come onda 4 nel settimanale che ha insinuato il dubbio… Morta prematuramente, anche se il mercato, qualunque cosa faccia, ha sempre ragione... va seguito.Ma la pulce nell’orecchio era entrata… Le onde hanno “personalità” da sviluppare nel contesto in cui sono collocate, linee guide da seguire.Le terze onde, non importa la direzione, devono essere potenti, violente… La terza della terza sfiora il magico… peccato capirlo dopo!!! O peggio, beccarla nel verso contrario!!Insomma nel conteggio c’era qualcosa che non mi soddisfaceva appieno… conta e riconta… numeri e Fibonacci… poi la lampadina s’accende...e se fosse!?? Confesso di aver dato un’occhiata nei vari blog x vedere se qualcuno avesse un conteggio simile… Fino ad ora, non mi pare… C’è un’intervista della Turri che afferma "la struttura non è completa" e che “la salita è correttiva”!!Grazie Maestra se qualche volta ci deliziassi anche con qualche grafico te ne saremo eternamente grati!! Io, se gradisce, Le farei anche di più… Nell’attesa… accontentatevi dei miei!!
Saluti.

giovedì 3 aprile 2008

La recessione e’ solo uno spauracchio?

L’intervento di mercoledì di Ben Bernanke al Joint Economic Committee era atteso, per quanto mi riguarda, nella maniera in cui si e’ svolto. Non si poteva nascondere ulteriormente la verità sui rischi reali di una recessione, probabilmente già in essere, addolcendo però la pillola con proclami di una ripresa economica molto vicina. “Talmente vicina che arriverebbe ancor prima che la recessione stessa si manifesti” aggiungo io. E’ la maniera mediatica di dire le cose non come sono, ma come la gente vuol sentirle.Per dire che si sta entrando in recessione si dice stiamo assistendo ad un rallentamento dell’economia; per dire che potremmo assistere ad un crollo del mercato si dice che si avrà una contrazione dello stesso, subito precisando che vi sarà un atterraggio morbido; e ancora, parlando di inflazione si dice che ci sarà una diminuzione della domanda.Purtroppo questa e’ una vecchia regola che da sempre vige nel mercato, anche e soprattutto in quello americano, che nella crisi del 2000 vedeva abolita la parola “vendere” dal suo dizionario. I gestori proibivano letteralmente ai loro operatori e promotori di usare con la clientela questa terrificante parola. Alcuni gestori più illuminati consentivano di parlare di alleggerimento delle posizioni, e via dicendo.La storia tende a ripetersi, anche se con modalità diverse, e anche stavolta non vi saranno eccezioni. Queste cose le leggevo in un testo americano molto importante pubblicato per la prima volta negli anni ‘quaranta: “Technical Analysis of the Stocks Trend” di Morphy & Edwards. Nel testo, oltre all’analisi tecnica classica, si fa un interessante riferimento anche agli aspetti psicologici del mercato.

Il Brent al termine della corsa?

Nell’intervento del 20 febbraio scorso, si paventava l’ipotesi di un superamento di quota $100 al barile del petrolio. La grafica conferma appieno il raggiungimento dell’obbiettivo.
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Dall’inizio del 2007 le quotazioni del brent si sono impennate, sostenute da una MM ad 1 anno che sale molto rapidamente. Più o meno similmente, anche l’evolvente logaritmica sostiene il ripido trend nei momenti di correzione, ed il grafico mostra abbastanza distintamente le cinque sotto-onde dell’impulso – l’ultima ancora informazione.
Le sotto-onde 1 e 3 sono simili, per cui la 5, in cui ci troviamo, o e’ giunta di già al livello massimo, o andrà ad estendersi ulteriormente risalendo ben al disopra dei prezzi visti. Il superamento di quota 107 aprirebbe la strada ad ulteriori rialzi, dando vita all’estensione ipotizzata, mentre al contrario il cedimento di quota 98 prima, e di 95 poi, rappresenterebbe il segnale di un ridimensionamento della spinta rialzista, che condurrebbe a sondare il supporto di medio periodo a $87/86.50, area determinante al disotto della quale si aprirebbe una voragine ribassista – in questo caso auspicabile. Attenzione quindi all’evoluzione dei prezzi delle prossime settimane, che grazie all’accelerazione impressa in questi ultimi tempi, ci rivelerà le vere intenzioni del mercato del petrolio.

mercoledì 2 aprile 2008

Pesce d’aprile? Non credo.

Con la seduta di martedì 1 aprile, l’ S&P/MIB rompe gli indugi (+2,84%), e si appresta a compiere l’atteso rimbalzo di breve periodo. Dico subito che l’effetto “Expo 2015” che ho letto navigando, non c’entra nulla: come sempre il nostro indice si e’ mosso a rimorchio di tutti gli altri.
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La rottura decisa della MM a 1 mese, unita alla divergenza positiva confermata dall’ RSI modificato, annunciano palesemente l’avvento di un rally con target price sui 34000 pt. resistenza e territorio di transito della MM a 3 mesi.
Fine di onda 3 (o di C) quindi, e strada libera ad onda 4 (o inizio di una ripresa sottoforma di accumulazione – una nuova onda 1). Ma questo aspetto elliottiano lo esamineremo nei prossimi appuntamenti.
Cavalcare questo rally? Si può fare, solo si rammenti il grado di rischio insito nel posizionamento dell’oscillatore che si muove ancora in zona negativa e che incontrerà il primo scoglio sui 50 pt. (attualmente ne segna 42) - chi vorrà farlo agisca con decisione, ma si cauteli con uno stop a 31260. L’evento potrebbe essere favorito anche dall’assenza in questa settimana di eventi macro-economici rilevanti. Al solito, il neo rappresentato dal gap aperto il 25 scorso, e che in questo caso funge anche da supporto. Il movimento per ora resta inserito in un’ottica di breve periodo, essendo la MM a 3 mesi ancora ben al disopra dei prezzi attuali, e solo il suo superamento potrebbe farci rientrare in un periodo di maggiore tranquillità.